Non sto piangendo... sono solo allergica alla tristezza

domenica 17 ottobre 2010

zodiaco

"Tu sei cancro. Quindi: sei lunatica, non bisogna parlarti quando sei arrabbiata perché manderesti tutti a quel paese e quando litighi, l'unico modo per farti smettere è urlare più forte di te"

Sebbene io creda poco a queste questioni astrologiche-zodiacali, questa descrizione, fattami da una persona che mi conosce poco e solo ed esclusivamente in ambito lavorativo, rispecchia abbastanza quello che sono.
Lunatica: sì, abbastanza... tendo a rimanerci male facilmente ma anche a farmela passare altrettanto facilmente.
Mando a quel paese tutti quando sono arrabbiata: vero. Magari non mando tutti a quel paese ma rispondo spesso male a chi mi si rivolge in modo un po' meno educato del solito.

E l'ultima... beh, sì, è così. Ho bisogno del confronto diretto, ho bisogno di urlare dietro a una persona quando sono arrabbiata e ho altrettanto bisogno che lui/lei urli dietro a me. Insomma quelle belle litigate melodrammatiche (ok, niente piatti che volano eh, ci mancherebbe), alla cui fine sei magari esausto, hai detto tutto quello che volevi dire e ti sei sentito dire tutto quello che (non) volevi sentirti dire. E poi, dopo un po' di broncio da parte di entrambi, tutto torna a posto.
Odio chi fugge dal confronto, chi non vuole chiarire, chi cambia argomento lasciando qualcosa in sospeso per paura di...

Ed è per quello che da ieri sono un po' così. Mi è stata detta una cosa da un mio amico venerdì che mi ha fatto riflettere, è stato lanciato un sasso... e poi quando è stato il momento di spiegare il perché mi sono trovata davanti una mano ritratta. Il buffo è che ero partita con tutte le buone intenzioni, ad ammettere mie eventuali "responsabilità" (ok, non era niente di così grave, eh) e a cercare di capire cosa si potesse fare... (anche perchè ha ragione, e non ho nessun problema ad ammetterlo).
In parte forse la colpa è mia, ho iniziato a parlare e a spiegare il mio punto di vista e vedendo che non c'era un riscontro sono andata avanti a farlo (e io quando inizio a parlare divento una macchinetta)...

E' che ho sempre odiato non capire, ho sempre odiato le parole lanciate lì e lì lasciate senza chiarimenti. Odio quel muro che si crea quando io cerco di chiarire e capire, odio quando di tutto quello che dico le uniche obiezioni vengono fatte su parti insignificanti pur di non affrontare la vera questione...

Per cui sì, sono proprio un cancro. E se io urlo, urlatemi dietro più forte.

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