Non sto piangendo... sono solo allergica alla tristezza

mercoledì 22 dicembre 2010

...

Sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille ,sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille ,sono un'imbecille, sono un'imbecille, sono un'imbecille...

oh si, dimenticavo... sono un'imbecille.

venerdì 17 dicembre 2010

...quando l'uomo con la pistola incontra l'uomo con la biro l'uomo con la pistola è un uomo morto...

E' un po' che non scrivo un post di attualità nazionale... forse su questo blog non ho ancora avuto occasione di scriverlo, vuoi per pigrizia vuoi perché niente ha stuzzicato tanto la mia mente da "obbligarmi" a scrivere qualcosa.
Però in questa settimana qualcosa è successo. Certo, non penso di dovervelo dire io... Si è votata la mozione di sfiducia verso il Presidente del Consiglio (l'aggettivo nostro, vista la situazione, mi sembrava un po' fuoriluogo), sfiducia che non ha ottenuto grazie a tre voti più o meno comprati. E questo ha scatenato l'ira della gente e degli studenti che erano a Roma a manifestare, sfociando in violenza e arresti.

Ma non è questo ciò di cui ho voglia di parlare, ma di qualcosa di strettamente collegato. Ovvero la lettera aperta che Roberto Saviano ha rivolto a questi studenti, pubblicata su La Repubblica del 16 Dicembre, con le rispettive reazioni.
Premesso che vedo in Saviano un possibile salvatore della patria, o quantomeno un uomo con le palle che ha avuto il coraggio di denunciare, a scapito della sua vita (non è morto, vero, ma a 31 anni essere sotto scorta non può essere definito "vivere"), che amo molto il suo modo di scrivere e il suo modo di raccontare, amo la passione che ci mette e la voglia che ha di raccontare nonostante tutto (perché come dice Benigni "quando l'uomo con la pistola incontra l'uomo con la biro l'uomo con la pistola è un uomo morto").

Ma quello che voglio scrivere qui non è più di tanto influenzato da tutto questo. Avrei riflettuto e scritto questo post anche se l'autore della lettera fosse stato qualcun altro.

Saviano ha scritto la lettera che credo molti di noi avrebbero potuto e voluto scrivere. Ha ribadito che la violenza, sebbene dovuta a una più che giustificabile esasperazione, in questo non serve a nulla, perché verrà solo ed esclusivamente strumentalizzata. Ha scritto che non è lanciando sanpietrini o bruciando camionette che sono lì apposta per essere bruciate che si riesciurà a liberarsi di questo governo e delle sue ingiustizie. Ha scritto che i Book Block, idea geniale nata da universitari altrettanto geniali, avrebbero avuto molto più successo dei Black Block che invece hanno devastato la città.

Io sono tendenzialmente d'accordo. Ok, una rivoluzione forse è l'unica via, va fatta ed è proprio dai giovani che deve partire, prima che sia troppo tardi e che questo governo e questo presidente ci trascinino sempre più giù in questo baratro di fallimento e vergogna, in cui siam già dentro da un po'.
Ma che la violenza indiscriminata, contro tutto e tutti, sia la giusta via, beh, sono molto meno convinta. In passato forse era l'unico modo per farsi sentire. Nel 2010, non dovrebbe più esserlo. (anche perché, cazzo, si sa benissimo che la violenza verrà strumentalizzata)

Le risposte a Saviano sono arrivate quasi immediatamente. Qualunquismo, è una delle prime critiche che gli è stata fatta. Saviano ha scritto solo banalità. Vero e indiscutibile. Ma forse a volte, è proprio delle banalità che ci dimentichiamo.

Ce n'è però una in particolare che mi ha lasciato più perplessa delle altre (e che mi ha quindi spinto a scrivere questo post).
"Tu non sei uno studente e non capisci".
Questa frase, per me, racchiude in sè tutto il possibile fallimento di questa battaglia contro il governo. Non devono essere solo gli studenti a capire. Tutti devono poter sentire loro questa battaglia, questa protesta. E tutti sono in grado di capire quanto esasperante è non essere ascoltati quando si usano le buone maniere. Tutti sono in grado di capire che quello che sta facendo sto governo sta rovinando l'Italia, che in Parlamento l'altro giorno è stata fatta una cosa vergognosa e senza senso. Tutti sono in grado di capire che contro tutto questo si deve protestare e ci si deve ribellare.
Lo capisco io, che ho smesso di essere studente l'anno scorso e che ora ho un contratto a progetto senza contributi nè mutua, io che due anni fa sono andata a manifestare con i miei compagni di corso e di università contro il decreto Gelmini, sebbene mi mancassero due esami alla laurea. Lo capisce il trentenne precario, che fatica ad arrivare a fine mese. L'operario in cassa un giorno si e l'altro pure. Il pensionato che non vede prospettive per i suoi figli e i suoi nipoti. Lo capisce chiunque.

Quindi, cos'è che non capisce Saviano? La violenza? L'andare con i caschi e il viso coperto? Il lanciare sanpietrini contro le vetrine e contro i passanti? Beh, non lo capisco nemmeno io se devo essere sincera. Se io credo nelle mie idee, se sono disposta a tutto pur di difenderle e sostenerle, non mi copro il viso per farlo.

Probabilmente sembrerà che critico senza sapere, che difendo il governo, che difendo il lavoro dei poliziotti... ma so che chi mi conosce sa benissimo cosa penso su Silvio, su questo governo e sul modo in cui ci sta riducendo. Chi mi conosce sa anche che ho una visione tendenzialmente utopistica e troppo buonista della vita. Sa quanto mi piacerebbe che la parola, il pensiero, fosse più forte di qualunque pugno o di qualunque sanpietrino lanciato (e il fatto che la destra non sappia mai ribattere a critiche fondate ed esposte senza violenza ma con fatti, forse forse è una prova che la parola potrebbe veramente funzionare).

So benissimo che a volte, presi dalla rabbia, dalla frustrazione, dalla disperazione, si reagisce senza pensare, che ci sono scatti e impulsi che non sempre si possono controllare... e che possono magari dare qualche soddisfazione per un momento.
Ma dopo che ho preso a pugni una persona, questa non cambierà le sue idee, non ascolterà più le mie ragioni. Si ricorderà solo ed esclusivamente il pugno che gli ho dato.


Può darsi abbia scritto un sacco di cazzate.

mercoledì 8 dicembre 2010

lunedì 6 dicembre 2010

sadness...

Avete presente quelle giornate di merda, che iniziano male e finiscono peggio? Ecco, oggi è una di quelle... ma è iniziata già ieri in realtà e si sta protraendo fin troppo a lungo... (potrei andare a dormire e svegliarmi tra una settimana... magari funziona!).

E' che sono proprio giù... Non c'è niente di peggio di quel senso di impotenza che si prova quando non si riesce a capire cosa vuole una persona che abbiamo accanto e a cui teniamo un sacco. Quel senso di impotenza che deriva dalla consapevolezza che non si può convincere una persona ad essere come tu vorresti che fosse con te, a volerti lo stesso bene che gli vuoi tu e a decidere che sei la persona per cui varrebbe la pena cambiare qualcosa della sua vita. Sarebbe bello, ma non si può... perché poi a un certo punto ti si rivolterebbe tutto contro... e quindi forse è meglio fermarsi prima che sia troppo tardi, prima che faccia veramente ma veramente troppo male (temo di esserci già comunque).

E' che sentire un tuo amico che ti dice che lo stai facendo incazzare perché ti stai lasciando far prendere in giro fa uno strano effetto... sentirsi dire che lo fa incazzare vedere come ti stai mancando di rispetto per qualcosa/qualcuno a cui forse non importa così tanto... beh fa riflettere... (in realtà ci stavo già riflettendo prima, ma sentirselo dire da qualcuno che di solito non si espone così tanto colpisce molto di più).

E' che a volte il cuore batte talmente forte che la testa non riesce più a ragionare disturbata dal rumore. A volte il bisogno di avere qualcuno vicino è talmente tanto angosciante da toglierti il respiro e impedirti di riflettere bene.
A volte ci si innamora e basta, di qualcuno che non è innamorato di te e si fa una fatica incredibile ad ammetterlo e a rendersene conto, perché alcuni fantastici momenti passati insieme offuscano tutto il resto, al punto di farti calpestare senza nemmeno accorgertene.

Una parte di me sta ancora sperando che non sia così, che possa ancora cambiare tutto, che dietro a tutto questo ci sia solo paura e insicurezza.
Un'altra si sta rassegnando, per cercare , per quanto possibile ormai, di limitare i danni...

E a questo si aggiunge il mio capo che non ha dato l'unica settimana di ferie che ho chiesto da quando sono lì... quindi, il 27 e 28 dicembre si lavora...

giovedì 2 dicembre 2010

...

Eppure dovrei essere felice...
Ma forse non mi sono ancora bene resa conto. Forse finchè la cosa non si roda un po' non riuscirò nemmeno a capire bene cosa sta succedendo. Forse mi aspettavo qualcosa di più oggi.
O forse ho solo paura.

venerdì 26 novembre 2010

un po' di pubblicità...

Nel mio blog precedente, mi capitava spesso di fare "pubblicità" a qualche sito o blog amico appena aperto in cerca di lettori. Da quando ho iniziato a scrivere su questo blog qui ancora non è successo, ma c'è sempre una prima volta.

Il blog che voglio suggerirvi è quello di un mio amico, nonché responsabile di buona parte dei Vado via/Resto qui del mio post precendente :P

Il link è questo...


e lasciatevi pure impressionare dal nome geniale... il blog è proprio quello! Commenti diretti e tendenzialmente cinici a notizie e dichiarazioni di personaggi e situazioni del momento.

Dategli un'occhiata se avete voglia! (Anche perché di tanto in tanto c'è qualche mio contributo :P)

Piccolo assaggio:

Berlusconi: "Non è accettabile sentire su una tv di stato certe menzogne"
Per quelle c'è già Mediaset.

Gelmini: "Mi sarei aspettata studenti desiderosi di un buon sistema universitario [...] "
Appunto.


martedì 23 novembre 2010

Vado via- Resto qui



Sulla scia di Fabio Fazio e Roberto Saviano, che chiudono il loro fantastico programma "Vieni Via con Me" leggendo una lista di motivi per restare e rimanere, insieme a Marco abbiam deciso di fare anche la nostra (con un bellissimo contributo finale di Giada)
Prima di leggere quindi, fate partire il video :)

Elisa

Vado via perché per fare carriera qui o sei figlio di qualcuno o la devi dare.
Resto qui, perché sono figlia di mia mamma e so dare una sberla potentissima.

Vado via perché sono stanca di sentir parlare di Grande Fratello.
Resto qui perché Orwell qualcuno lo dovrà pur difendere.

Vado via perché i monumenti italiani cascano a pezzi.
Resto qui perché magari un giorno o l’altro, crolla anche palazzo Chigi proprio durante una seduta del consiglio dei ministri.

Vado via perché qui i mafiosi li arrestano solo quando c'è aria di elezioni
Resto qui perché, a elezioni passate, magari arresteranno anche quelli che erano al governo.

Vado via perché qui i tifosi si picchiano negli stadi.
Resto qui perché l'Italia unita come nel luglio 2006 non lo è stata mai.

Vado via, perché in Italia i treni sono sempre in ritardo.
Resto qui, perché in Italia i treni sono sempre in ritardo.

Vado via perché troppo spesso non mi sento italiana.
Resto qui, perché per fortuna o purtroppo lo sono.

Vado via perché il Papa dice che essere omosessuali è immorale.
Resto qui perché voglio esserci quando gliela metteranno nel culo

Marco

vado via perchè tra tasse e rincari non si arriva a fine mese.
resto qui. la benzina costa troppo.

vado via perchè i cervelli fuggono all'estero
resto qui perchè sono scemo.

Vado via perchè quando c'è uno scandalo sessuale all'estero cade il governo
Resto qui, tanto il governo cade già abbastanza così

Vado via perchè Berlusconi è presidente
Resto qui perchè nessuno può vivere per sempre.

vado via perchè Berlusconi non è il mio presidente
resto qui, tanto si tratta solo d'aspettare qualche mesetto.
(e poi dopo decido se andare via o restare) (Marco & Elisa)

Vado via perché qui vogliono fare le centrali nucleari
Resto qui perché gli altri le hanno già.

Vado via perché non se ne può più della munnezza.
Resto qui tanto la portano all'estero

Vado via perché non sono abbastanza bravo per diventare famoso.
Resto qui: vedendo quelli famosi forse non voglio diventarlo

Vado via perché qui non funziona niente
Resto qui perché, come a ogni italiano, mi piace lamentarmi.

Vado via perché in Germania si può andare ai 200 all’ora.
Resto qui, tanto la mia auto non li fa i 200 all’ora

.Vado via perché qui va tutto peggiorando.
Resto qui perché… e la mamma?

Vado via, ho commesso un reato.
Resto qui, tanto la giustizia non funziona

Vado via perchè qui non c'è lavoro.
resto qui perchè sono pigro.

Vado via, non sopporto più la Fiat.
Resto qui, tanto se ne va lei.

Vado via, questo governo è una barzelletta.
Resto qui, una risata ogni tanto bisogna pur farla

Vado via, tanto il governo non cade.
Resto qui e gli faccio lo sgambetto

Vado via perché peggio di così non può andare
Resto qui, tanto può solo migliorare.

Vado via, qui è tutto un casino.
Resto qui, sai che noia altrimenti?

Vado via perché gli italiani sono pieni di difetti
Resto qui perché nessun è perfetto (Marco & Elisa)

Vado via perché l’Italia è una fogna
Resto qui, tanto lavoro allo spurgo (Marco& Elisa)


Vado via perché il presente non mi piace.
Resto qui perché il futuro può iniziare già domani (Giada)

mercoledì 17 novembre 2010

Mia Martini Minuetto (1973)

a volte...

A volte bisognerebbe riconoscere i propri limiti.
A volte arrendersi e lasciar perdere è la cosa più giusta e sensata da fare
A volte smettere di credere e sperare che le cose andranno come noi vogliamo è l'unico modo per smettere di farsi del male.
A volte si da' troppa importanza a un gesto e si vive nella stupida convinzione che quel gesto significhi qualcosa.
A volte il nostro bisogno smodato di stare bene ci impedisce di vedere che così in realtà non stiamo bene affatto.
A volte si deve prender coscienza di quel che si è e, soprattutto, di quel che non si potrà essere, e che anche volendo, anche sforzandosi il più possibile, non si può cambiare.
A volte bisognerebbe prendere a testate il muro e altre farci sbattere la testa di qualcun altro.
A volte si vorrebbe essere capiti senza dover spiegare, perché spiegare cosa si prova è difficile, troppo difficile.

A volte si vorrebbe non avere niente da spiegare.

lunedì 15 novembre 2010

I hate Mondays...

...soprattutto dopo i fine settimana pieni e piacevoli come quello appena passato. Riassiuntino di quel che ho fatto.

Venerdì: appena uscita da lavoro, tisana con Elena nella nostra tisaneria preferita (ho preso quella alla vaniglia... caspita che buona!). Quattro chiacchere (tra cui una rivelazione più o meno sconvolgente) e salto in libreria a comprare l'ultimo della Bertola (vd. l'altro mio blog :P).

E la sera: cena con Andreeeeeee!! Che ogni tanto si degna di tornare qui su in mezzo alla nebbia. Siam andati a mangiare alla Luna al Viverone e poi a bere qualcosa a Ivrea... Ovviamente, serata divertente, come tutte le volte che facciamo queste rimpatriate. Mangiato tanto (troppo) e riso tanto.

Sabato: pomeriggio a fare foto con Andre, Vale ed Enri a Chiaverano... ovviamente le foto stupide come le facciamo noi non le fa nessuno :P (anche se ammetto che sabato non ero molto fotogenica :P). Bel posto, alcuni scatti memorabili e come sempre, tante ma tante risate...
... e la sera ovviamente abbiam rivisto le foto del pomeriggio (solo 200), oltre alle 2200 delle due settimane in Canada di Andre... Molto belle, soprattutto quella dell'albero... :P
E ovviamente poi la serata si è conclusa salutandolo. Ora fino a Natale non ci vedremo... e ammetto che mi spiace proprio tanto :(

Domenica: ritorno a rivestire i panni della consulente di moda e vado con Marco a Vicolungo... certi uomini a fare shopping sono decisamente peggio delle donne (tanto Marco sto blog non lo legge e non si offende :P)... Nonostante il tempo di cacca, c'era comunque tanta gente... E io non ho comprato nulla (ma perché avevo già comprato tanto duranti i giri negli altri outlet...). La sera cena a base di Kebab (che non avevo mai mangiato), che ancora sto cercando di digerire :P

E stamattina... il ritorno a lavoro... '-.-

giovedì 11 novembre 2010

Sono un po' giù. Ma dato che non ho nessuna voglia di spiegare il perché, preferisco dedicare questo post a ciò che invece mi sta aiutando a distrarmi e a non pensare.

Suggerisco Andy Capp a tutti/e quelli/e che stanno soffrendo per amore :P

mercoledì 10 novembre 2010

cit.

Io ho bisogno che qualcuno abbia bisogno di me, ecco cosa. Ho bisogno di qualcuno per cui essere indispensabile. Di una persona che si divori tutto il mio tempo libero, il mio ego, la mia attenzione. Qualcuno che dipenda da me. Una dipendenza reciproca. [...] Come una medicina, che può farti bene e male al tempo stesso.

C. Palahniuck "Soffocare"

martedì 9 novembre 2010

the doctor... was... IN!

Cavolo è passato un anno... un anno fa oggi diventavo Dottoressa Magistrale. Che impressione. Più che altro perché mi sembra fosse ieri. L'ansia, la febbre, la lunghissima attesa... e poi la discussione, la prof di portoghese che canta, la proclamazione... la fine ufficiale della vita universitaria e l'inizio di quella dei "grandi".

Non mi piace fare i bilanci. Anche perché so che per il lavoro e i giovani e un periodo difficile. E alla fine io sono stata abbastanza fortunata: ho un contratto di un anno (ok, a progetto, però è comunque di un anno), uno stipendio buono e la possibilità una volta ogni tanto di fare quello per cui ho studiato (ok, ultimamente non molto spesso... ma sto anche imparando cose nuove).
E' che non riesco a evitare di pensare che qualche sogno durante quest'anno s'è infranto: il tradurre libri, andare a fare il tirocinio all'UE, lavorare in un'agenzia di traduzione... Per carità, c'è sempre tempo (anche se la paura di fossilizzarmi nel posto di lavoro che ho adesso, visto che le premesse per un posto fisso ci sono, sono tante).

Oggi però guardavo le foto di quel giorno. E non ho potuto fare a meno di sorridere. Ok, una non è più accanto a me. Ma tutte le altre ci sono ancora di più. Mi ricordo una delle mie più grandi paure del dopo università, quella di perdere le persone con cui ho condiviso tanti anni di studio (e tanti libri), con le quali nei due anni di specialistica si è creato un legame fantastico. Beh, quelle persone ci sono ancora... e inizio ad avere la sicurezza che non se ne andranno mai :)

(senza nulla togliere ovviamente a quelle che ci sono sempre state e che ci saranno sempre)

sabato 6 novembre 2010

sensazioni

Dovrei imparare a fidarmi delle mie sensazioni. Prendiamo un esempio a caso: due settimane prima che il mio ex mi lasciasse ho iniziato a percepire che ci fosse qualcosa (qualcuno) che non doveva esserci. Ok, non è servito a molto, e averlo percepito con due settimane di anticipo non è che sia sta grande consolazione. Però era per farvi capire.
Ora ho una sensazione strana che mi tormenta , riguardo alla situazione altrettanto strana che si è creata nella mia vita nell'ultima settimana (o meglio, che è esplosa nell'ultima settimana, creata si era già creata prima temo). C'è qualcosa, non so bene cosa, che mi dice di non fidarmi, che mi dice che in tutto questo c'è qualcosa che non mi torna e che devo stare attenta a non cascarci, onde evitare di rendermi ridicola e/o patetica (che sia già troppo tardi? forse.)

E' che boh, era un po' che non piangevo tra le braccia di qualcunO. E questo forse mi ha impedito di vedere l'assurdità di certe cose che sono state fatte e dette, la stupidità di certe obiezioni e quindi forse del rapporto in generale che c'è con questo qualcunO.
Eppure vorrei veramente sbagliarmi, in questo momento non spero altro...come spero che di nuovo il tempo aggiusti e risolva, in un modo o nell'altro, tutto quello che c'è da aggiustare e da risolvere...

Non avete capito niente, vero? :P

giovedì 4 novembre 2010

martedì 2 novembre 2010

still alive...

Ogni volta che apro sta pagina per scrivere un post, rimango bloccata dalla scelta del titolo, mi stufo e lascio perdere. Bella che di cose da raccontare ne avrei eccome!

Potrei cominicare ad esempio dalla fantastica giornata di sabato :)
Sono andata con Vale, Flo e Marco all'outlet a Serravalle... giornata lunga, lunghissima (iniziata alle 7.30 di mattina e conclusasi all'1.30 di notte del giorno dopo... ok, non siam rimasti a serravalle fino a quell'ora eh :P) ma anche, almeno per me, un sacco divertente. Certo, fare shopping in 4 è un po' complicato... ci va taaaaaaaaaaaaaanta pazienza... ma è anche veramente divertente essere consigliati su cosa comprare dagli altri (scene del tipo, uno/a dentro il camerino, tre fuori ad aspettare che esca per poi massacrarlo/a... oppure chiamarsi da un negozio all'altro per sapere come ci sta qualcosa addosso)... Poi pranzo decisamente abbondante da Burger King, giro al decathlon, da Pittarello (miii Vale, che balle con ste scarpe), dal Toys (non mi hanno comprato il peluche del Barbapapà :(((( ) e dall'Unieuro (attratti dall'iPad che si vedeva dalla vetrina)... Poi focaccia e arrivo a casa alle 21.30... Ma non è mica finita qui.

Rimaniamo in tre e iniziamo a giocare alla wii... 6 (e dico, 6!!) partite a Le So Tutte, maschi contro femmina... finite 3-3 e piegati in due dal ridere... E poi, i due maschi hanno scoperto la Boxe... insomma, se ne sono andati all'1.30. Però mi sono proprio divertita :)

Domenica passata nella casa al mare a Lavagna... chiusi dentro perché diluviava (guardare le previsioni prima di andare no eh?) ... e lunedì classico giro dei cimiteri con un tempo da lupi. E oggi di ritorno a lavoro...

per il resto boh, nessuna grossa novità. Tutto continua sempre uguale... i soliti dubbi, le solite speranze e le solite incertezze sia a livello lavorativo sia a livello affettivo... Vorrei tanto che qualcosa si smuovesse, perché inizio a non poterne più...

e continuo a chiedermi... come si fa a non innamorarsi? (visto che sapere che mi farò del male non è sufficiente??)

domenica 17 ottobre 2010

zodiaco

"Tu sei cancro. Quindi: sei lunatica, non bisogna parlarti quando sei arrabbiata perché manderesti tutti a quel paese e quando litighi, l'unico modo per farti smettere è urlare più forte di te"

Sebbene io creda poco a queste questioni astrologiche-zodiacali, questa descrizione, fattami da una persona che mi conosce poco e solo ed esclusivamente in ambito lavorativo, rispecchia abbastanza quello che sono.
Lunatica: sì, abbastanza... tendo a rimanerci male facilmente ma anche a farmela passare altrettanto facilmente.
Mando a quel paese tutti quando sono arrabbiata: vero. Magari non mando tutti a quel paese ma rispondo spesso male a chi mi si rivolge in modo un po' meno educato del solito.

E l'ultima... beh, sì, è così. Ho bisogno del confronto diretto, ho bisogno di urlare dietro a una persona quando sono arrabbiata e ho altrettanto bisogno che lui/lei urli dietro a me. Insomma quelle belle litigate melodrammatiche (ok, niente piatti che volano eh, ci mancherebbe), alla cui fine sei magari esausto, hai detto tutto quello che volevi dire e ti sei sentito dire tutto quello che (non) volevi sentirti dire. E poi, dopo un po' di broncio da parte di entrambi, tutto torna a posto.
Odio chi fugge dal confronto, chi non vuole chiarire, chi cambia argomento lasciando qualcosa in sospeso per paura di...

Ed è per quello che da ieri sono un po' così. Mi è stata detta una cosa da un mio amico venerdì che mi ha fatto riflettere, è stato lanciato un sasso... e poi quando è stato il momento di spiegare il perché mi sono trovata davanti una mano ritratta. Il buffo è che ero partita con tutte le buone intenzioni, ad ammettere mie eventuali "responsabilità" (ok, non era niente di così grave, eh) e a cercare di capire cosa si potesse fare... (anche perchè ha ragione, e non ho nessun problema ad ammetterlo).
In parte forse la colpa è mia, ho iniziato a parlare e a spiegare il mio punto di vista e vedendo che non c'era un riscontro sono andata avanti a farlo (e io quando inizio a parlare divento una macchinetta)...

E' che ho sempre odiato non capire, ho sempre odiato le parole lanciate lì e lì lasciate senza chiarimenti. Odio quel muro che si crea quando io cerco di chiarire e capire, odio quando di tutto quello che dico le uniche obiezioni vengono fatte su parti insignificanti pur di non affrontare la vera questione...

Per cui sì, sono proprio un cancro. E se io urlo, urlatemi dietro più forte.

domenica 10 ottobre 2010

JONATHAN COE *_______________________*

Che figataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Sono andata ad Alba alla presentazione di " I terribili segreti di Maxwell Sim" a cui partecipava anche l'autore. Che uomo ragazzi! Se già prima mi piaceva un sacco, ora sono proprio innamorata!
Poi gli abbiam fatto autografare i libri e gli ho ancora parlato (mi ha chiesto se lo leggevo in inglese e gli ho detto di sì, che lo preferisco e lui mi ha detto che effettivamente se uno è in grado di leggere l'inglese è molto meglio :D). Aaaaahhhhhhhhhhhhhh che belloooooooooooooo!! Dobbiam farlo più spesso :D

Grazie a Laura, Thais, Silvia e Fabio, il ragazzo di Silvia per avermici portato :D

venerdì 8 ottobre 2010

ehm.

"Lo so che la gente dice sempre che passerà. Potrei dirtelo anche io, ma non è vero. Sarai ancora felice, certo, non temere. Ma non diementicherai: ogni volta che amerai un uomo sarà perchè troverai in lui qualcosa che ti ricorderà il tuo primo amore"

Un Albero Cresce a Brooklyn- Betty Smith


Cazzo, speriamo di no.

mercoledì 6 ottobre 2010

come è strano incontrarti di sera, in mezzo alla gente...

Lo sapevo che doveva succedere prima o poi. E immaginavo anche che l'effetto sarebbe stato questo.
Rivederlo, riparlargli per la prima volta dopo 5 mesi e non riuscire a smettere di piangere da tipo 4 ore (cazzo, prima o poi il serbatoio di lacrime finisce no?!?)
Come due estranei, scambiare solo due parole, su argomenti neutri, con una tensione incredibile e la paura, da parte mia, di scoppiare a piangere lì, dal benzinaio. Davanti a tutti e davanti a lui.
E ovviamente questi incontri non avvengono in giornate belle e positive, no... solo in giornate già di merda possono succedere.
Come sto? Non benissimo. Vederlo mi ha fatto ricordare tante cose e provare un po' di mancanza per tante cose che avevo. (Sì, lo so, devo pensare a quelle, TANTE, che non avevo invece e che mi mancavano, e anche a come si è comportato... ma in quei momenti lì quella lucidità non si ha).

Però, ho accanto persone fantastiche che di nuovo e per l'ennesima volta in questi ultimi 5 mesi, mi stanno aiutando ad andare avanti. Grazie. Non smetterò mai di ringraziarvi per quello che avete fatto e che fate per me.

(cavolo se è venuto melenso sto post... prendetemi così oggi...)

...

...ma come si fa a non innamorarsi?

martedì 5 ottobre 2010

aggiornamenti

Ok, non è che lo stia usando poi così tanto sto nuovo blog. E' che buh, tutte le volte che mi metto qui a provare a scrivere qualcosa, per un motivo o per l'altro mi blocco e lascio perdere. Forse il fatto di sapere che sia leggibile da tutto il web (come se a tutto il web gliene fregasse qualcosa della mia vita...) mi impedisce di scrivere quello che realmente vorrei. O forse perchè non è che abbia poi così tanto da scrivere.
Tutto procede abbastanza uguale. Contratto rinnovato per un altro anno a lavoro (sempre a progetto ma con un lieve aumento...más que nada...), il rapporto con i colleghi va sempre meglio... ridiamo, scherziamo, ci divertiamo (sì, lavoriamo anche) e mi trovo proprio bene. Peccato solo che ogni giorni mi ritrovi a fare cose per cui non ho competenze, quindi è più il tempo che passo a cercare di capire come si fa una cosa che a farla. Ma non lamentiamoci. E' già qualcosa. (E poi quando ti viene, cavolo, che soddisfazione :P).
E il resto... buh... nessuna grande novità in campo affettivo... (ok, questo è uno di quegli argomenti di cui non riesco a parlare tanto liberamente qui sul blog... beh che i pochi lettori che lo leggono, sanno benissimo a cosa mi riferisco :P)
Ah, e poi abbiam preso una casa al mare in affito per un anno... e la tentazione di provare a cercare un lavoro là è moooooooooooooooooooooolto forte

That's all folks!

martedì 21 settembre 2010

ahia :(

Stamattina entrando in azienda mi sono chiusa un dito in mezzo alla porta di ingresso (colpa mia che ho impugnato la maniglia nel posto sbagliato e che ho tirato anzichè spingere). Subito non ho sentito niente... poi il dito ha iniziato piano piano a gonfiare e a diventare blu... Allora vai di ghiaccio (un panetto di ghiaccio sul dito per due ore... ho temuto mi si staccasse :S), visto che pomate in ufficio non ce n'erano.
Tieni il dito immobile tutto il giorno (e fatti prendere per il culo dai colleghi per andare in giro per l'azienda con un panetto in mano) ( e per i "capelli folk", ma questa è un'altra storia). Torna a casa alle 6, per scoprire di non avere nemmeno tu lasonil a casa. E allora che si fa? Si va dalla tua vicina di casa preferita che non solo ti mette e ti presta la crema, ma ti benda anche il dito. Il risultato? Questo:



Stiloso eh? :P

martedì 14 settembre 2010

domenica 12 settembre 2010

Baci di Dama- ricetta

Ingredienti per circa 40 baci di dama (in realtà dipende da quanto fate grosse le palline):

200g nocciole
200 g zucchero
200g burro
250g farina
cioccolato fondente

Tostare le nocciole in forno per 10 minuti a 180° (se le comprate già tostate, ovviamente non serve). Staccare la pellicina (ma se non riuscite a toglierla tutta non fa niente), metterle nel mixer (io uso il tritacarne) con 2 cucchiaini di zucchero e ridurle in polvere. In una terrina unirle allo zucchero rimasto e al burro ammorbidito, quindi incorporare la farina e lavorare l'impasto (usate le mani, è molto ma molto più semplice).

Ricavare dal composto delle palline della dimensione che volete (una volta ho provato a farne solo due giganti... ma non ha funzionato...) e cuocerle in forno a 160° per 18 minuti. Farle raffreddare e accoppiarle a 2 a 2 stendendo nel mezzo un sottile strato di cioccolato fuso.

mercoledì 8 settembre 2010

TA-DAAAA!!!

Io quando cado dai rollerblade :P

Ho mal di schiena. Forse perchè oggi ho fatto non uno ma ben due voli dai roller, a distanza moooooooooolto ravvicinata, battendo il sedere per terra (la seconda volta per qualche frazione di secondo ho pensato che non mi sarei mai più alzata).
Che figata però... sto imparando a fare un sacco di cose che prima non sapevo fare! Merito anche di qualcuno che mi sta invogliando a farlo con link, suggerimenti e prese in giro :P
Mi mancava proprio. Non so bene come mai per tutti questi anni non ho più pattinato. Forse arrivavo a casa stanca dall'Università, forse ero solo pigra o forse l'avevo messo lì da parte, come tante altre cose. Mi mancava il prendere e andare a pattinare con qualcuno a cui piace tanto quanto a me, nei parcheggi o nelle strade (prossimo obiettivo: le rampette! Tanto le disposizioni per testamento ed eredità le ho già lasciate quando ho comprato i roller nuovi e tolto il freno :P). Mi mancava quella sensazione che solo le ruote sotto i piedi sanno darti. E poi imparare (e riuscire!!!!!) a fare gli slalom è sempre stato un piccolo sogno...
E se per realizzarlo devo fare qualche volo, beh, pazienza :) (tanto ho tutte le protezioni, mi manca solo il parasedere :P)

domenica 5 settembre 2010

HANA-B live in Romano Canavese- 4 Settembre 2010

Che concerto ragazzi!! *___________________*


il nostro cantante preferito :)


Foto scattate da Vale con la mia digitale. Appena riesco (se) carico anche il video della mia canzone preferita :)

mercoledì 1 settembre 2010

con la violenza si risolve tutto...

-"Spero proprio che tra qualche anno non sarò ancora lì a rimpiangere quello che è stato"
-"Spero anche io, anche perchè se lo fai ti prendo a calci..."

martedì 31 agosto 2010

i miei nuovi roller *___________*

Belli eh??? *________________*

ora devo solo prenderci un po' la mano (scusate, volevo dire il piede :P) e imparare a fare un po' di cose nuove.
Quando mi mancava pattinare però. E domenica scorsa la sera sono andata con due miei amici in piazza del mercato a Ivrea a provarli... che bello! Erano anni che non lo facevo!! (e anni che non cadevo... con tanto di pubblico '-.-)( ma va beh, fa parte del gioco anche quello :P)

giovedì 26 agosto 2010

basta poco :)

Ho prestato qualche Peanuts (i fumetti, avete presente, no?) a un mio amico che non li aveva mai letti. Oggi ne parlavamo e a un certo punto mi fa:

"non so bene in cosa, ma in quelle strisce ci vedo un po' di te"

credo sia uno dei più bei complimenti che mi sia mai stato fatto :)

domenica 22 agosto 2010

Ritorno al futuro

L'altra sera, in auto con una mia amica, mi ricordo di aver detto: "un po' mi manca studiare".
Oggi, presa dalla noia (e anche per cercare una foto decente da mettere nel cv), ho rivisto le foto (e il video) della mia laurea, e ho pensato: "cavolo quanto mi manca studiare".

E poi ho cercato, e trovato, un master a Torino (tre in realtà che potrebbero interessarmi e che sono a portata di mano): traduzione tecnico-scientifica, traduzione giuridica e traduzione per il doppiaggio e il sottotitolaggio. (http://tuttoeuropa.it/ per chi fosse interessato)

E sono molto tentata.

Il problema è che c'è l'obbligo di frequenza, quindi non potrei continuare a lavorare (o almeno, non dove sto lavorando ora con gli orari che sto facendo ora), dovrei tornare a pendolare (aaaaaarrrghhh) e per un anno non sarei di nuovo più indipendente come lo sono ora. (Ok, questi master sono gratuiti, e qualche soldino da parte ce l'ho...però capite cosa intendo).

Eppure so anche che sarebbe un modo per tornare a sentirmi utile e in pace con me stessa, per tornare a inseguire un sogno (ok, il mio sogno è traduzione editoriale, ma vediamo di essere un po' più pratici) e non sentirmi come se avessi buttato 5 anni della mia vita facendo un lavoro che al momento non mi da' più nessuna soddisfazione.

Un mio amico mi ha consigliato poco fa di fare una lista dei pro e dei contro (era riferita a un'altra cosa, ma va bene lo stesso), dando un peso ad ogni cosa, e decidere alla fine in base al peso più elevato. E il fattore stipendio è un macigno. (Anche il pensiero "se non lo faccio ora non lo faccio mai più" comunque non è proprio leggero).

Voi che dite?

sabato 21 agosto 2010

è l'una di notte...

...e non riesco a dormire.
Sono appena tornata da una serata divertente (anche se un po' bislacca) e dovrei andare a dormire ma non ho voglia. Ho un po' troppi pensieri che mi frullano in testa.
Questo è uno dei principali motivi per cui odio tornare dalle vacanze... tutto quello che c'era prima si sospende per un attimo, 5 giorni per svuotare la testa e non pensare a niente. E poi si ritorna e tutto è come prima. Anzi, forse peggio. Peggio perchè ci sono nuovi pensieri, nuove cose su cui riflettere, nuove decisioni da prendere. O in realtà è sempre tutto uguale ma l'impatto dei pensieri con il vuoto è talmente forte che sembra tutto più amplificato.
E' che odio non capire, non avere il controllo di quello che succede. Odio quando la gente fa quello che vuole della tua vita, entra ed esce senza chiedere nulla, lasciando però strascichi più o meno dolorosi. Odio non sapere dove voglio andare, cosa voglio fare. Odio non sapere cosa sarà.
E se mi mettessi giù, mi addormentassi, domani sarebbe poi un altro giorno, di nuovo uguale a questo.

Va beh, buonanotte va.

venerdì 20 agosto 2010

back home :(

Dopo 5 bellissimi giorni ad Antibes, a casa di Andre, con Vale ed Enri.
Io odio tornare dal mare (grazie al cazzo!), ancor più se le vacanze sono state brevi brevi e alcune persone per un po' non le vedrò...

Anyway! Ci volevano proprio questi giorni! Mi sono divertita un sacco, fatto tanti bagni, preso tanto sole, mangiate tante caramelle gommose e riso come era un po' che non facevo.
Che dire della convivenza? A parte che Andrea non ha voluto cederci il suo letto,che le brandine erano scomodissime, e che sti due ragazzi prima di addormentarsi vanno avanti ore ed ore a parlare e spettegolare (vero Vale?), direi che è andata più che bene.

Siamo andati al carrefour più grande d'Europa... siamo andati a fare foto artistiche al porto di Antibes...in spiaggia e in mare,...a vedere i fuochi polacchi sulla spiaggia a Cannes la sera... a fare la passeggiata costiera fino a Cap d'Antibes. (Ah, dimenticavo, abbiamo anche finalmente visto quel pezzo di gnocco di Boris e chattato con un altro collega spagnolo di Andre :P). Peccato solo per la pioggia del primo giorno e per i fuochi rimandati che ci hanno sballato un po' i programmi e impedito di andare anche a Saint Tropez... Vorrà dire che dovremo tornarci presto :)


GRAZIE DI TUTTO RAGAZZI!! :))

PS: giusto per la cronaca, non è vero che sono pignola, permalosa, suscettibile, poco paziente, socievole ma non conviviale... siete voi cattivi, ecco! :(

It's a new dawn, it's a new day, it's a new life

Fa sempre un po' impressione scrivere il primo post di un blog. E questo per me è ancor più importante perchè segna una svolta, un capitolo che si chiude e nuove pagine bianche che si dispiegano davanti a me.
Abbandono definitivamente il mio primo vero blog, perchè è ora di cambiare, e ora di voltare pagina, dimenticare e andare avanti. Non lo elimino del tutto, perchè lì ci sono tanti ricordi belli, bellissimi che mi hanno permesso di arrivare fino qui. E ci sono anche quelli brutti, bruttissimi, che spero un giorno di riuscire a rileggere senza che mi facciano troppo male. Quindi, chiudo quel blog e lo metto da parte, a prendere un po' di polvere, a ingiallire e invecchiare, per poterlo poi magari riaprire un giorno...

Ma ora veniamo a noi. Serve che mi presenti?
Ho 25 anni, una laurea triennale in Scienze della Mediazione Linguistica e una specialistica in Traduzione alle spalle, una passione smodata per lo spagnolo (e un pochino anche per l'inglese ultimamente) e il sogno nel cassetto di diventare traduttrice letteraria (anche se per ora lavoro come traduttrice/tuttofare in ambito scientifico-veterinario).
Leggo un sacco (troppo, a detta di qualcuno, per evadere dalla realtà, a detta di qualcun altro), gestisco un blog "letterario" tutto mio in cui adoro commentare i libri non appena li finisco (La Lettrice Rampante) e un altro "traduttivo" con le mie amiche di università (Lost in Translation). Mi piace cucinare, mangiare, cantare a squarciagola in auto e sognare un principe azzurro che ultimamente ho scoperto non esistere.
Sono permalosa, un po' suscettibile, pignola, leggermente perfezionista..."testarda, idealista, troppi sogni nel cervello"...

E tutto il resto lo scoprirete leggendo il blog :)