Non sto piangendo... sono solo allergica alla tristezza

giovedì 3 febbraio 2011

i sogni non si avverano.

Ultimamente tendo a scrivere su questo blog solo quando sono incazzata o giù di morale. Ma alla fin fine è anche questo lo scopo di un blog no? Sfogarsi, dire e fare quello che si vorrebbe fare "dal vivo" ma che ovviamente non si può...

Sono giù. Tanto, tanto giù. Per un motivo stupido poi. Un colloquio di lavoro fatto ieri in un'agenzia di traduzione (ok, pseudocolloquio visto che è durato si e no 5 minuti e mi ha chiesto esattamente le stesse cose che mi han chiesto per e-mail) (ok, anche pseudo-agenzia visto che mi han detto che tradurrò principalmente verso lo spagnolo e l'inglese e visto che cercavano anche fotomodelle per fare accompagnamento stranieri). Ma nonostante questo, mi ha demoralizzato lo stesso. Mi sono sentita, buh, una specie di merda. Una delle tante che va lì e ci prova e che non merita nemmeno un minimo di attenzione. Compiliamo insieme il form, ti spiego in 6 parole (giuro) come funziona e "se ci servi ti chiamiamo, ciao".

Inizio a pensare che non ce la farò mai a trovare il lavoro che vorrei e che sogno. Che ho buttato via 5 anni per studiare una cosa che sì mi piace ma che non mi porterà da nessuna parte. Che non c'è futuro e che sono "condannata" a rimanere per sempre a lavorare e a vivere dove sono ora. Ogni volta che succede qualcosa così, senti un pezzo di sogno crollare. E a poco a poco, sta crollando tutto. Crolla quando mandi 60 cv in due settimane e ti rispondono in un paio. Crolla quando a lavoro ti fan tradurre da una lingua non tua "tanto hai fatto lingue e sei capace". Crolla quando ti rendi conto che non importa quanto ti sbatti e quanto ti impegni per qualcosa perché quel che vuoi non arriverà mai.
Allora inizi a pensare di non essere abbastanza bravo. A pensare che ci sia sempre qualcuno migliore di te, che merita più di te o che comunque sarà in grado in un modo o nell'altro di arrivare dove tu vuoi senza nemmeno sbattersi più di tanto. A pensare che la tua laurea presa in tempo con il massimo dei voti non sia altro che uno stupido pezzo di carta appeso a un muro che ti prende per il culo ogni volta che qualcuno non risponde a una tua mail o che ti trattano da "uno dei tanti" a un colloquio. A pensare che non è un vero che i sogni si avverano, che se vuoi qualcosa quella prima o poi arriverà e tutte quelle minchiate lì.

la domanda è: quanto si può andare avanti così?


PS: dimenticavo... non guardare mai la cartella "posta inviata" del tuo account se sono più di 10 mesi che non la cancelli. Perché quando sei già giù di tuo, potrebbe peggiorare la situazione.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Il problema è che, in effetti, sei uno dei tanti. E' pieno di gente che ogni giorno si presenta alla porta di queste agenzie, con requisiti più o meno validi, e chiede lavoro. E chi fa i colloqui spesso appare scazzato perchè, dopo averne visti 10, 20, 30, 60 ne ha parecchio le palle piene dato che, di quei 60, al minimo 40 sono perdigiorno...
Purtroppo l'università italiana non prepara al mondo del lavoro, ti da un pezzo di carta con sopra un voto che, spesso, resta fine a se stesso. E il mondo del lavoro fa ancora più schifo perchè, alla fin fine, sembra che ci sia tutto sto gran da fare ma in realtà non è così. Tutto quello che sanno fare ai piani alti è nascondere la testa sotto la sabbia e dire "C'è la ripresa, nuovi posti di lavoro per i giovani, la nostra università prepara".
MA DOVE?!
In questa Italia, concordo con te, i sogni non si avverano e non si possono avverare.

Per quanto riguarda la posta inviata...sei autorizzata e liberissima di mandarmi a fare in culo, però te lo devo dire: se ti riferisci a ciò che penso, è ora che la smetti di permettere a quella cosa di farti stare peggio perchè è passato quasi un anno, perchè è stata una vera merda, perchè poi così bene non ti faceva stare nemmeno prima, perchè è ora di voltare pagina e di mandarlo definitivamente ed inesorabilmente a farsi fottere.

Avviandomi sulla starda che porta al paese di Vaffanculo, ti auguro buona giornata.

Elisa ha detto...

come faccio a mandarti a fanculo se non ti sei nemmeno firmato/a?

Anonimo ha detto...

Hai ragione, rimedio subito! Mi chiamo Sara e sono giunta ai tuoi blog attraverso La Lettrice Rampante. Ho letto quello che ti è successo e, anche se non ci conosciamo e non siamo amiche, mi spiace sentirti dire che quella vicenda puó ancora influenzare così tanto il tuo umore. Ripeto, non ti conosco, ma da quello che posso intuire, sei una donna con le palle e, se fossimo amiche, davanti ad una tazza di tè ed una fetta di torta ti direi "Eli, cazzo, reagisci! Non si merita tutta la considerazione che ancora gli stai dando. Tu stessa hai detto che non ti avrebbe reso felice e allora voltala una volta per tutte sta pagina e mandalo dove si merita di stare!"

Ti chiedo scusa per il modo trppo diretto con cui ti ho detto le cose e per la libertà che mi sono presa nel dirtele. Ora hai un nome da mandare a fare in culo...

Elisa ha detto...

No ma non ho nessuna intenzione di mandarti a fanculo, ora che ti sei "presentata"... Era un commento del genere, anonimo, che mi faceva arrabbiare...

Mi rendo conto che forse da questo blog possa sembrare che penso ancora a lui e a quel che è stato. Che ancora soffra nel vedere cose che mi rimandano a lui o a pensare a certi ricordi. Ma ti assicuro che non è così. E' che tramite blog forse non si capisce. Ma ho iniziato ad andare avanti già qualche mese fa e a riprendere in mano la mia vita, come forse nemmeno prima, quando stavo con lui, avevo in mano.
Certo, ogni tanto capita di pensarci ancora. Soprattutto in un giorno come quello in cui ho scritto questo post, dove una mia "speranza" per il futuro è stata smorzata... e allora capita che ti fermi a pensare e dici "cazzo però, un anno fa sapevo esattamente dove sarei andata". E poi ho ritrovato le mail che ci eravamo scritti in quei giorni. Ma non mi ha fatto tanto male rileggere quelle mail per il loro significato o per quel che c'era scritto, no... è stato in parte per il pateticismo che c'era dietro tutto. Parole stupide che in quel momento senti il bisogno e che poi ti rendi conti, a distanza di mesi, quando le ritrovi, che erano tutte parole vuote e senza senso.
Per cui boh, era tristezza mista a rabbia...rabbia per essere stata così patetica, rabbia per aver mostrato così tanto il tuo dolore a una persona che credevi in un modo e invece era tutt'altro.

Quindi boh, è ovvio che quando lo incrocio per strada il cuore un pochino batte ancora. Che quando scopro cose nuove su di lui o quando vedo che la sua nuova ragazza visita e commenta su aNobii e sul blog, mi domando cosa diavolo voglia questa da me.

Però sono andata avanti. Te lo assicuro. E se vuoi, vieni a prendere una tazza di te e una fetta di torta qui e te lo dimostro :)

Valeh ha detto...

...ho iniziato ad andare avanti già qualche mese fa e a riprendere in mano la mia vita, come forse nemmeno prima, quando stavo con lui, avevo in mano...

:D

Anonimo ha detto...

Ti capisco quando dici di provare rabbia per aver scritto determinate cose e di esserti resa patetica, però in quei momenti è così. Sei vulnerabile e ti esponi inevitabilemte. Però adesso è passato e mi fa piacere sentirti dire che sei andata avanti e hai ripreso in mano la tua vita. Bravissima! :D
Ma abitate vicini? Cioè, la possibilità di saper cose su di lui e di vederlo è alta?
Comunque lavorandoci ancora un po' sono sicura che non ti sfiorerà più niente.
Per il resto o la nuova ragazza è scema, oppure non sa che tu sei tu. Il mondo è pieno di gente strana...
Verrei volentieri a prandere torta e tè con te, ma mi sfugge di dove sei. io abito a Roma, si può fare? :D

Sara

Elisa ha detto...

Abitiam in paesi vicini sì... e credo che la ragazza sappia benissimo chi sono (c'è anche nome e cognome sia qui sia su La Lettrice)... forse è solo convinta che io non sappia chi sia lei...
Ma ti dirò, le prime volte mi faceva arrabbiare, poi con il passare del tempo mi è diventato del tutto indifferente.

Siamo un po' lontanucce purtroppo... io sto vicino in provincia di Torino... Peccato! Ma se ti capita di passare di qua, fammelo sapere :)

Anonimo ha detto...

Certo, molto volentieri! =D
E' stato un piacere chiacchierare virtualmente con te, alla prossima.
Buona giornata
Sara